OTRANTO 9 – 16 2018

Film Otranto clikka il link sotto

 

 https://www.youtube.com/watch?v=DcwGIGWGWtU&feature=youtu.be

RELAZIONE SUL CONSIGLIO GENERALE DI OTRANTO  2018          

Stephen Hawking, cosmologo, astrofisico e matematico statunitense ripeteva sempre: << Ricordatevi di guardare le stelle e non i vostri piedi…Per quanto difficile si presenti la vita, c’è sempre qualcosa che è possibile fare…ed in cui si può riuscire…Siate sempre curiosi…>>

Da qui io mi permetto di esprimere due punti ben precisi: 1°) a volte la vita sceglie modi bizzarri per farci capire alcune cose; 2°) ricordiamoci che se stiamo attraversando la tempesta, più avanti nel tempo capiremo e vedremo che siamo saliti di livello.

Cari Presidente, Segretario Generale, Consiglieri Nazionali, Segretari Regionali e Soci Tutti, scusatemi, non l’ho mai fatto le volte passate, ma dopo il  Consiglio Generale di Otranto di quest’anno (14 – 16 settembre)  ritengo consono iniziare il mio commento, verso questo nostro ultimo incontro, partendo dalle conclusioni. Ma se ben leggete, ho chiuso con <siamo saliti di livello>>, nel senso che tutto ciò di arduo, di problematico, di insormontabile che l’A.E.C. Italia sta incontrando (mai come ora) ed incontrerà nel cammino della sua vita associativa, arricchirà e potenzierà questa nostra bella Associazione. Quindi AMICI TUTTI, a margine del verbale che il buon Fulvio ci ha inviato, consentitemi di aggiungere questo mio pensiero: sono certo, le “risposte” positive arriveranno, occorre solo aver fiducia e ”rimboccarci le maniche”, guardare e andare oltre perché “oltre” paga sempre>>. Per chiudere questa parte, Cari Amici Tutti chiudo con il saggio Confucio, che diceva: << Quando fai qualcosa, sappi che avrai contro quelli che volevano fare la stessa cosa, quelli che volevano fare il contrario….>>.

Quelli che vogliono la “fine” dell’A.E.C. sono come quelli di Confucio. A noi quindi il compito di mettere in campo idee e progetti già “in cantiere” e nuovi. Per cui attiviamoci per la nuova Segreteria della Toscana, per la gestione del 5×1000  e, come ha accennato Fulvio, per decidere su quale tipologia di struttura orientarci,  valutare nuove località o “dimenticate” da molto tempo per i futuri Consigli /Congressi dei prossimi anni.  Ecco queste sono alcune iniziative che, per me, hanno la priorità.

Ho accennato a località di soggiorno e, quindi, parliamo, innanzitutto, dell’ Hotel Solara, la location che ci ha ospitato una settimana. Bel posto con vasti spazi, dotato di ogni esigenza per venire incontro alla clientela e ricchissimo di vegetazione. Professionalità ed esperienza nel personale assai qualificato e disponibile sempre. Validissima ed apprezzatissima la cucina, specialmente nelle specialità pugliesi, dove resistere al bis è stato assai arduo. Anzi, direi che proprio non abbiamo resistito! La cucina pugliese, che lo scrivente ama particolarmente, si fa apprezzare per la sapienza, la tradizione ed i sapori inconfondibili dei suoi piatti tipici.  In conclusione, abbiamo trascorso una settimana all’insegna di relax e benessere.

Un citazione a parte merita la costa adriatica del Salento, terra “baciata” dal sole e “bagnata” da acque purissime e trasparentissime. Inoltre questo fianco Est del “Tacco d’Italia” è costellato dai profumi e dai colori della macchia mediterranea e da quei “sapori” del passato che rivive nelle   caratteristiche città d’arte quali Otranto e Lecce, con le bellissime facciate barocche dei loro principali monumenti.  Le due escursioni organizzate da Vito a Otranto e a Lecce ci hanno fatto “fare un tuffo” in una natura incontaminata della costa salentina, su cui va “a morire” un mare incantato di una trasparenza unica e ci hanno fatto “assorbire” dalla storia,  dall’arte, dall’accoglienza ed ospitalità degli otrantini e dei leccesi. Conosco Otranto da circa 25 anni, ma ogni volta è come la prima volta. Sta lì arroccata in una baia che potrei definire “fascinosa”. Tra i tanti capolavori costruiti dall’uomo, due su tutti: la splendida Cattedrale, con il suo Mosaico pavimentale del 1163 di inestimabile valore e con i suoi circa 600 mq di superficie.; il massiccio Castello Aragonese, che ha visto il passaggio di Greci, Romani, Bizantini, Normanni, Turchi (i  quali distrussero la cinta muraria), i Francesi di Napoleone (anche questi lo manomisero). Dal 1986 è oggetto di urgenti e necessari lavori di restauro.  Lecce, per me, è stata la mia terza visita ed è sempre la città del Sud che sento più “mia”, tanto che ci  abiterei. La trovo  “a misura d’uomo”, città dotta ma, direi pigra. E’ la più bella ed importante del Salento, con le sue chiese, i suoi palazzi e le sue caratteristiche stradine. Nel visitare il centro storico si ha la sensazione di immergersi in un tempo sospeso, dove moderno e tradizione si intrecciano ed affiorano nelle strade e nelle piazze, nelle quali  si fa molto notare la luminosità della pietra leccese.

A questo punto, il nostro periodo di lavoro/vacanza si è concluso. Io relaziono le conclusioni, prendendo spunto dalle ultime righe del verbale di Fulvio: il mio arrivederci vorrebbe portarVi Carissimi Amici Tutti A.E.C. su una località nuova, magari una bellissima città d’arte italiana o europea, oppure una meta verso la quale non andiamo più da parecchio tempo. Suggerisco ciò, in quanto per me è allettante e  “dantesco” portare l’A.E.C. Italia verso “nuovi lidi”, nuove culture di popoli, nuovi paesaggi, perché per una Associazione l’importante è farsi vedere e farsi conoscere da altre realtà italiane ed europee.

 

Il responsabile relazioni esterne

Gianluigi Pernigotti

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